Illuminazione chiese. Dal progetto alla realizzazione.

Cliente
Parrocchia SS. Maria Addolorata
Via Papà Giovanni XXIII,
4
58100 - Grosseto

Periodo
dicembre 2017 - aprile 2018

Chiesa SS. Maria Addolorata, Grosseto.

Lighting Designer: Arch. Stefano Sassi

Affrontare progetti di illuminazione relativi a chiese e, più in generale, luoghi di culto è sempre una sfida complessa ed entusiasmante. Progettazione illuminotecnica e realizzazione delle soluzioni tecniche di illuminazione sono aspetti che devono procedere sincronicamente per ottenere il miglior risultato, rispettando le richieste e gli obiettivi del cliente.

❝Grazie alla nuova illuminazione,
possiamo fruire adeguatamente dei luoghi e dei momenti liturgici❞

Don Roberto Nelli, parroco della chiesa SS. Maria Addolorata di Grosseto.

Situazione preesistente.

La situazione preesistente era caratterizzata da molteplici problematiche inerenti l’illuminazione dell’aula liturgica, sia per aspetti meramente funzionali sia, soprattutto, per questioni legate alla fruizione degli spazi liturgici ed al consono svolgimento dei momenti liturgici.

illuminazione chiese
Situazione preesistente

La sfida progettuale

illuminazione chiese
Arch. Stefano Sassi (a sinistra) e Don Roberto Nelli (a destra)

Gli incontri con il parroco Don Roberto e con Don Marco, le interviste con i collaboratori parrocchiali, i coristi e i parrocchiani sono stati fondamentali per raccogliere le osservazioni e le segnalazioni di carenze dell’impianto di illuminazione esistente. L’impianto di illuminazione, pressochè datato, non risultava infatti rispettoso né dei luoghi né delle funzioni svolte. Le informazioni ottenute da chi vive con regolarità gli spazi liturgici costituiscono un elemento di grande importanza perché consentono al progettista di ricevere conferma di quanto già rilevato in sede di sopralluogo.

Per questo progetto sono stati effettuati svariati rilievi visivifotografici nonchè tecnico-metrici (con l’utilizzo di strumentazioni apposite) a conferma delle problematiche evidenziate. In tal modo è stato possibile individuare ed analizzare le criticità di progetto per orientare sin da subito le possibili scelte progettuali verso la soluzione di luce da proporre alla committenza.

Tra le situazioni di vincolo progettuale si possono annoverare: l’architettura contemporanea nella sua geometria in pianta e nelle travature calanti in cemento armato; i materiali utilizzati nello spazio sacro; le lanterne delle pareti laterali che dovevano essere conservate; il recente impianto di climatizzazione presente nel controsoffitto; le strutture confessionali che dovrebbero essere sostituite nel tempo.

La giusta illuminazione

Nel rispetto assoluto dei vincoli di budget, sono stati individuati i sistemi illuminanti più consoni per fornire la sensazione luminosa ritenuta migliore al fine di soddisfare le richieste progettuali: luce dove serve e quanto basta. Corpi illuminanti, quindi, sia puntuali sia lineari, dotati di sorgenti LED di ultima generazione ad altissima efficienza luminosa caratterizzate da altissima resa cromatica e da una temperatura di colore calda brillante. Considerati i flussi luminosi totali chiamati in causa, sono stati selezionati solo apparecchi in grado di garantire il miglior funzionamento possibile in funzione del massimo smaltimento di calore prodotto.

Molta cautela è stata adottata anche sull’aspetto installativo, per capire quali fossero i posizionamenti più adatti dei corpi illuminanti. Ciò al fine di contenere al massimo i costi installativi e per evitare eccessivi e non necessari aggravi di spesa in caso di manutenzione futura.

Analisi del modello e verifiche di controllo progettuale

Illuminazione chiese
Concept

È stato sviluppato un modello tridimensionale sul quale sono state effettuate le opportune verifiche illuminotecniche con l’utilizzo di apposito software professionale. Per il controllo degli effetti luminosi nonché dei valori illuminotecnici di progetto sono state inserite svariate superfici di misurazione virtuale per tenere sotto controllo tutti gli spazi liturgici, in particolar modo quelli che apparivano più criptici: ambone, altare e sede.

Illuminazione chiese
Verifica distribuzione della luce

L’utilizzo degli output visivi derivanti dalle simulazioni previsionali percettive è stato fondamentale per trasmettere alla committenza la proposta dei diversi scenari di luce, formulati ad hoc per ogni situazione di utilizzo dello spazio sacro, alla fine accettati con soddisfazione generale.

illuminazione chiese
Verifica distribuzione della luce

Sviluppo di elementi speciali (supporti agli apparati luminosi)

Per consentire un inserimento mimetico di alcuni sistemi illuminanti e la posa della componente impiantistica senza invasività percettiva, sono stati pensati, disegnati, prodotti e posati in opera degli elementi speciali lineari – caratterizzati da dimensioni minime e quindi estremamente discreti – che sono stati impiegati come alloggiamento per le linee di alimentazione e controllo e poi per le componenti impiantistiche (quali trasformatori e dimmer), nonché come supporto per il posizionamento dei sistemi lineari a luce diffusa e degli apparecchi per l’illuminazione puntuale.

Soluzione di luce e gestione

La soluzione progettuale definitiva proposta all’attenzione del parroco Don Roberto, accolta alla fine del processo con molta soddisfazione, vede la presenza di numerosi scenari di luce, flessibili e modulabili tra loro, configurabili a piacimento, per consentire al celebrante la maggiore duttilità possibile nell’intento di mettere il sistema luce a servizio delle necessità di utilizzo dello stesso: non protagonista, ma rispettoso servitore del luogo sacro.

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Scenario Messa solenne: vista dai confessionali verso l’abside

Ecco, per esempio, che allo scenario ordinario “chiesa in preghiera” si può sostituire, facilmente e da qualunque collaboratore parrocchiale, la configurazione di luce “messa feriale” per le celebrazioni quotidiane nonché “messa solenne” per le maggiori ricorrenze liturgiche: questo tramite dei semplici e comuni pulsanti posti in sagrestia che richiamano lo scenario preimpostato, programmato in precedenza secondo le scelte di accensione progettuali dei gruppi di apparecchi illuminanti selezionati.

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Scenario chiesa aperta: vista dall’ingresso verso l’abside

Conclusione

Un progetto della luce, questo, che ha portato ad una soluzione di luce e alla sua realizzazione tramite un nuovo impianto di illuminazione e di gestione delle accensioni. Il nuovo sistema centra gli obiettivi e soddisfa pienamente le necessità cui siamo stati chiamati e garantisce una luce liturgica rispettosa (sacralità), una delicata luce architetturale (luoghi) e, infine, un’adeguata luce funzionale (fruizione).
Luce dove serve e quanto basta.

 

 

 

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